Trascrivo uno stralcio del lungo commento che ho lasciato sul blog di Yaya. E’ un mio pensiero e mi sembra giusto che stia anche qui, nel suo posto.
Per me l’ultimo dell’anno è un giorno di angoscia e fastidio; angoscia della sensazione del tempo che passa, ogni anno mi guardo indietro e non mi ritengo mai soddisfatto di quello che ho lasciato, e di guardare ad un futuro sempre più breve, ho paura. Fastidio dei botti, del casino, dei festeggiamenti insensati, degli sprechi, dell’idiozia della gente. O forse hanno ragione loro a divertirsi e non pensare! Ma si divertono veramente a capodanno tutti quelli che poi finiscono a vomitare l’anima alle 6 di mattina?
Capodanno poi è il giorno più triste dell’anno… ti alzi tardi, trovi tutto chiuso, finisce che resti a casa o in viaggio per ritornarvi, quasi anestetizzato, ed il primo giorno dell’anno è già volato via senza che te ne sei accorto. E così faranno tutti i giorni dell’anno, perché, come si dice, quello che succede a capodanno, succede tutto l’anno.
un po di ottimismo pero’ ale…
pensa alle cose positive dell’ultimo dell’anno: ti alzi tardi, mangi a strafogarti, stai con tutti i parenti/amici, e per qualche ora cerchi di non pensare a tutti gli impegni che abbiamo nei restanti giorni dell’anno.